Le probabilità sono minime
Prendete all’incirca quaranta persone molto diverse tra loro, per età, origine, lingua madre ed esperienze. Invitatele ad accomodarsi in un’aula universitaria non sempre comoda e dividetele in una decina di gruppi più piccoli, in maniera pressoché casuale. Infine, comunicate loro che in una manciata di incontri, lavorando gomito a gomito, nel giro di quattro mesi dovranno scrivere insieme un racconto in italiano.
Ce la faranno?
Le probabilità sono minime.
Eppure, è quanto accade da dieci anni all’Università di Bologna, nel laboratorio di scrittura collettiva dal quale provengono questi racconti.
Sei racconti collettivi che parlano di migrazioni, non solo geografiche. Movimenti di persone nello spazio, ma anche attraverso i confini dei generi, delle identità nazionali, della malattia. Storie che si svolgono nell’Italia di oggi, nell’Algeria occupata dai francesi, in luoghi archetipici come il deserto e il mare, o in un futuro sempre più caratterizzato dalla richiesta di documenti, lasciapassare e credenziali.
Il curatore
Wu Ming 2 fa parte del collettivo di narratori che ha pubblicato i romanzi Q, Asce di guerra, 54, Manituana, Altai, L’armata dei sonnambuli, L’invisibile ovunque, Proletkult, Ufo 78.
Wu Ming in cinese mandarino vuol dire «anonimo». Ogni membro del collettivo, in ordine alfabetico, è contraddistinto da un numero. I nomi anagrafici dei singoli, ancorché non segreti, non rivestono alcuna importanza. Conta solo quello che si scrive.
Fra i libri di Wu Ming 2 segnaliamo Timira, romanzo meticcio (con Antar Mohamed, 2012) e Veglione rosso (2022).
Il blog di Wu Ming si chiama “Giap”:
www.wumingfoundation.com.
Peso | 0,2 kg |
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Dimensioni | 11,5 × 16 × 0,7 cm |
Anno | 2023 |
€10,00